Incentivi

Il Decreto Ambiente 2024 è Legge

Il Decreto Ambiente 2024, approvato il 10 dicembre dalla Camera con 141 voti favorevoli e già passato al Senato, è ora legge. Questo provvedimento rappresenta un passo cruciale per affrontare le sfide della transizione ecologica in Italia, aggiornando e semplificando il Testo Unico sull’Ambiente del 2006.

Con nuove misure per la promozione delle energie rinnovabili, l’economia circolare, la gestione delle risorse idriche e il contrasto al dissesto idrogeologico, il decreto traccia una strada chiara verso un futuro più sostenibile.

Le Principali Novità del Decreto Ambiente 2024

1. Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)

Una delle modifiche più rilevanti riguarda l'accelerazione dei procedimenti autorizzativi per progetti strategici legati alla transizione energetica:

  • Iter più rapido: Corsia preferenziale per i progetti che contribuiscono agli obiettivi di decarbonizzazione del PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima).
  • Certificazione dei terreni: Per i progetti legati a fotovoltaico, biogas e biometano è ora obbligatorio allegare una dichiarazione di disponibilità legale del terreno.
  • Progetti prioritari: Tra i beneficiari della corsia preferenziale ci sono impianti idroelettrici fino a 10 MW, progetti di accumulo idroelettrico mediante pompaggio e bioraffinerie.

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2. Promozione delle Rinnovabili

Il decreto punta a semplificare e incentivare la crescita delle energie rinnovabili:

  • Zone prioritarie: Sono state individuate aree specifiche per agevolare le autorizzazioni per impianti di grande portata, come l’agrivoltaico (oltre 50 MW) e l’eolico (oltre 70 MW).
  • Idrogeno verde: Promozione di progetti legati alla produzione di idrogeno sostenibile come componente essenziale della transizione energetica.

3. Economia Circolare e Gestione dei Rifiuti

Il decreto introduce nuove norme per rafforzare l’economia circolare:

  • Ritiro gratuito dei RAEE: I grandi negozi devono ritirare i rifiuti elettronici senza obbligo di acquisto.
  • Norme semplificate: Nuove regole per favorire la gestione tecnica dei rifiuti da parte delle piccole imprese, con un ruolo rafforzato dell’Albo Gestori Ambientali.

4. Bonifiche e Dissesto Idrogeologico

Con un territorio fortemente esposto ai rischi idrogeologici, il decreto prevede interventi specifici per la tutela e la riqualificazione del suolo:

  • Fondo per la mitigazione del rischio: Finanziamenti per prevenire frane e alluvioni.
  • Bonifiche dei siti contaminati: Accelerazione delle procedure e aumento delle risorse per la riqualificazione di aree critiche.
  • Manutenzione idrica: Un piano speciale dedicato alla cura di fiumi, torrenti e bacini idrografici.

5. Stop ai Nuovi Permessi per gli Idrocarburi

Il decreto pone ulteriori limitazioni all’uso degli idrocarburi:

  • Divieto di nuovi permessi: Per la ricerca e lo sfruttamento di petrolio, sia a terra che in mare.
  • Riduzione della distanza costiera: Da 12 a 9 miglia per le piattaforme offshore, con deroghe limitate per il gas naturale.

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Cosa Significa per il Futuro dell’Italia?

Il Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, ha sottolineato come il Decreto Ambiente 2024 rappresenti un'opportunità per semplificare e razionalizzare i procedimenti ambientali, rendendo l’Italia più competitiva sul fronte delle rinnovabili e sostenibile sul piano ecologico.

Con un'attenzione crescente verso la transizione energetica, il decreto pone solide basi per il raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione, contribuendo anche alla creazione di nuove opportunità economiche.

Conclusione

Il Decreto Ambiente 2024 è un passo avanti importante per affrontare la crisi climatica e promuovere la sostenibilità in Italia. La sua applicazione richiederà impegno da parte delle istituzioni e delle imprese, ma rappresenta una chiara direzione verso un futuro più verde.

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